Progetto BUON VENTO 2019-2020 Ufficio per lo Sport
Siamo lieti di presentarvi il progetto “Buon Vento” ideato dai soci della nostra associazione e attuato con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio per lo Sport.
Il Progetto promuove l'inclusione sociale, attraverso lo sport della vela, rispondendo attivamente alla necessità di socializzazione, di funzionalità costruttiva del tempo libero, ma anche di autostima, sicurezza e fiducia, abbattendo stigma e discriminazione, coinvolgendo giovani migranti, soggetti con disabilità e disagio sociale, in un percorso concreto che stimola le abilità, il contatto con la natura e con l’altro, nell’ottica della promozione umana, dell’incontro tra le culture e delle pari opportunità.
Il
progetto è stato pensato, ideato e promosso dall’Associazione sportiva
dilettantistica e di promozione sociale capofila
Sail on Maui affiliata UISP CONI, con
esperienza pluriennale nella promozione, gestione, organizzazione dell’
attività sportiva dilettantistica connessa alla pratica della vela, quale
strumento di inclusione sociale, in
collaborazione con Gea Maris APS esperta nel supporto ai migranti; Camera a Sud attiva nella sensibilizzazione nelle scuole e
sul territorio e in pratiche di inclusione sociale a migranti e giovani; Barriere al Vento APS esperta nella
gestione del tempo libero e nella presa in carico, attraverso lo sport e le
attività di socializzazione e di inclusione presso i Centri diurni per giovani
diversamente abili e/o con disagio sociale “L’Aquilone” e “La Bussola”.
Per la
realizzazione delle attività, nell’ambito di propria competenza, prevista da
progetto, le associazioni, si sono costituite in Associazione Temporanea di
Scopo denominata Buon Vento.
L’obiettivo
principale del progetto è l’inclusione sociale, attraverso uno sport
sicuramente antico, ma innovativo, naturalistico e con forti
elementi valoriali, quale quello della vela, come strumento di socializzazione
e di incontro.
Lo sport della vela diviene,
così, canale di accesso aperto secondo principi di pari opportunità, attraverso
attività coinvolgenti quali regate, escursioni pratiche e navigazioni in barca
a vela, come apprendimento per vivere il mare in sicurezza ed in autonomia, nel
rispetto dell'ambiente, dello sviluppo ecologico e sostenibile.
Le attività a vela
costituiscono possibilità alternative e altamente innovative: la rielaborazione
dei processi emotivi/psicologici negativi vissuti e sedimentati
trasformando un possibile rifiuto verso il mare, e quindi verso la vita,
in esperienza positiva e costruttiva; l’acquisizione di maggiore autonomia
emotiva, psico-fisica e di competenze nella navigazione che portano ad una
maggiore sicurezza, autostima e gestione del sé e dell’alterità; la maggiore
interazione con l’equipaggio a vela, nella quotidiana vita in mare e di gruppo,
accrescendo autonomia e capacità relazionale.
Il progetto prevede moduli
formativi teorici e pratici nell’ambito sportivo e pedagogico della nautica a
vela, che coinvolge anche alcune scuole, idoneo a sollecitare motivazioni e
reattività orientate alla produzione e al sostegno di normali rapporti
interpersonali.
L’ambiente si presta in modo
esemplare a realizzare un clima collaborativo e partecipativo, dove ognuno può rintracciare
proprie inclinazioni ed esplicitarle nella interpretazione di uno specifico
ruolo.
Modalità operative
Il progetto prevede:
Incontri Modulo conoscitivo/orientamento con i soggetti partecipanti; incontri
di sensibilizzazione e orientamento conoscitivo con le scuole, in particolare
con i docenti e i ragazzi individuati per lo svolgimento delle attività in
essere; l’ambiente naturale e le sue caratteristiche, attività fisica ecc.
Preparazione pratica e partecipazione a regate nazionali e
internazionali a vela, consentendo la condivisione del progetto in più aree del
territorio.
L’avvio delle attività è stata prevista per il 3 Giugno, in vista della partecipazione
al 34° regata internazionale Brindisi-Corfu’ che si svolge dal 16 al 20 Giugno.
Inoltre, il Progetto Buon Vento si inserisce nelle attività di Vela
Solidale nell’ambito dell’Iniziativa CONOSCERSI IN REGATA a Brindisi in
collaborazione con il Comitato Provinciale UISP di Lecce.
Ulteriori attività sono previste nel Progetto Buon Vento e prevedono
allenamento e tecniche di regata, nonché armonizzazione del gruppo in squadra,
con il supporto di Istruttori e con la supervisione di operatori
specializzati.
In particolare, la ATS e il progetto Buon Vento parteciperanno alle
seguenti regate e attività:
BRINDISI CORFU’ (BRINDISI CORFU’) già realizzata in data 16-20 Giugno
2019
EST 105 (BARI-MONTENEGRO)
BARCOLANA (TRIESTE-VENETO)
PIZZOMUNNO (MANFREDONIA-VIESTE)
MAGNA GRECIA (PUGLIA GRECIA)
VELA NELLA CULTURA (PUGLIA ALBANIA)
Le attività tuttora in corso possono subire variazioni per esigenze di progetto in corso
o per condizioni meteo.
Il progetto Buon Vento facilita il concreto superamento di ogni
barriera culturale e relazionale di separazione dall'altro che spesso
impediscono anche solo il senso di appartenenza e di utilità sociale,
componente integrante e fondamentale della vita di ogni essere umano. Elemento
fondamentale del progetto è dunque il coinvolgimento attivo e il rafforzamento
del legame tra soggetti talvolta lontani fra loro, dal privato sociale, alle
Istituzioni pubbliche, agli Enti sportivi, alle scuole, al volontariato, al
terzo settore, al mondo dell’associazionismo. Il territorio vanta un’amplia
rete di organizzazioni di volontariato e del privato sociale, le quali
necessitano però pianificazione e organizzazione. A questo proposito il
progetto si configura come un’opportunità per il coinvolgimento attivo,
solidaristico, culturale, produttivo e solidale, attraverso il quale favorire
il protagonismo delle giovani generazioni, degli studenti, dei migranti e dei
diversamente abili, nella costruzione di pari opportunità di vita. Il progetto
coinvolge, infatti, ad ampio raggio l’intero territorio della provincia di
Lecce e del Salento, grazie ai numerosi circoli UISP/CONI e FIV presenti che
supporteranno l’organizzazione delle regate e della parte sportiva.
ATTIVITA' REALIZZATE
REGATA BRINDISI CORFU' GIUGNO 2019
La partecipazione alla Regata Internazionale Brindisi Corfù è stata un’occasione singolare per promuovere e ottimizzare la qualità della vita dei ragazzi beneficiari del Progetto, sostenendo ed aiutando, sia sul piano dell’autonomia fisica, che a livello psicologico, che per la socializzazione in gruppo. Il vivere insieme su una barca in regata si è trasformato in un’esperienza positiva, capace di regalare benessere, condivisione, impegno e disciplina, ma anche tanto divertimento che, è risultato una sperimentazione ideale per affrontare con il vento in poppa i problemi della vita. I ragazzi coinvolti nell’esperienza della regata Internazionale Brindisi Corfù 2019, imbarcati a bordo delle imbarcazioni Rosalmar e Maui 1 già dalla sera precedente la partenza presso il porto di Brindisi, in data 15 giugno 2019, hanno dimostrato capacità di adattamento, curiosità, e volontà di apprendere e di conoscere. Sono stati in grado di affidarsi ad operatori con i quali avevano meno familiarità e dimostrato autonomia nella gestione di se stessi e dei propri spazi. Il catamarano lungo 14 metri e largo 8,5 metri dotata di 4 cabine doppie, 4 bagni, 2 cabine singole ha ospitato 6 ragazzi con disabilità psicofisica e due operatori sociali, oltre al Coordinatore e all’Istruttore vela. La Barca Rosalmar dotata di 3 cabine doppie con 2 bagni ha ospitato 4 ragazzi con disabilità psicofisica e due operatori, oltre alla psicologa e all’istruttore vela. Ambedue le imbarcazioni, essendo dotate di ampia dinette con divano, cucina con forno e frigo, pentole, piatti e ogni utensile per cucina, ampli spazi all’esterno hanno dato l’opportunità di vivere le attività sia di regata, che di convivialità, nel rispetto dei tempi, delle necessità e delle esigenze di ciascun ragazzo a bordo. Prima di salpare è stato effettuato un briefing sulle norme di utilizzo dell’attrezzatura e norme di vita di bordo, ascoltando e rispondendo a dubbi, paure, perplessità e infondendo sicurezza. Anche l’agonismo della competizione, le attività sportive e di socializzazione sono state vissute con grande partecipazione, con costante interesse dei ragazzi per la posizione dell’imbarcazione rispetto alle altre.
Sorprendente il piacere di ritrovarsi insieme, tra i due equipaggi, Maui e Rosalmar, dopo il taglio del traguardo, e anche i successivi momenti insieme sono stati vissuti come occasione di condivisione delle proprie esperienze personali e di gruppo, perché ogni imbarcazione aveva caratteristiche diverse, fatte di spazi, certo, ma anche di persone che interagivano. In ogni momento i ragazzi hanno mostrato una grande coesione e collaborazione, fornendosi reciprocamente aiuto nelle diverse situazioni. Hanno potuto vivere un'esperienza con i compagni, al di fuori del controllo familiare, e di conseguenza hanno potuto direttamente sperimentare l’inclusione in un altro contesto sociale per le proprie attitudini e personalità. Anche durante i momenti di festa, dopo la premiazione a Corfù, i ragazzi hanno dimostrato capacità di mettersi in gioco ballando con altri gruppi, lasciandosi coinvolgere e trascinando anche gli altri partecipanti, molti di loro sconosciuti. Durante la traversata di ritorno, ci siamo fermati in vari luoghi, tra cui l’isola di Othoni (GR) dove sono continuate le attività di socializzazione, con bagni al mare, in piscina, cucinando insieme e provando i piatti tipici greci che tutti i ragazzi hanno voluto testare, scegliendo in autonomia fra sapori graditi o meno.
Il raggiungimento del traguardo, dopo una notte in navigazione, con a vista altre barche in regata, è stata vissuta in maniera emozionante e all’unisono, provando insieme l’orgoglio di aver raggiunto un obiettivo importantissimo tutti insieme!! L’apprendere poi la notizia dell’inaspettata vittoria (2° posto di categoria Multiscafi) ha coinvolto ogni partecipante in un’emozione condivisa di essere finalmente protagonista di un evento indimenticabile. L’attesa della premiazione è stata vissuta con trepidazione e ogni attimo della regata commentato mai trascurando l’esperienza vissuta insieme. Per quanto riguarda il quotidiano a bordo delle imbarcazioni hanno appreso il rispetto di turni e priorità nell'utilizzo dell'unico servizio igienico di cui usufruivano quattro persone. In entrambe le imbarcazioni hanno imparato la necessità di muoversi con cautela, avendo cura degli ambienti e degli oggetti presenti nell'imbarcazione. Sorprendente la pazienza con cui sono state affrontate le lunghe ore di navigazione condividendo uno spazio ristretto e con limitatissima libertà d'azione. Feedback positivi la sera prima del rientro: nessuno dei ragazzi voleva ripartire e avrebbero volentieri prolungato la permanenza.
Nei racconti
spontanei, tutti i partecipanti hanno sottolineato l’entusiasmo della discoteca (esperienza nuova),
la piscina, i lettini per il sole, occasione di pennichelle e di relax, il mare
che ti fa da culla e la rete per prendere il sole, gli applausi ricevuti sul
palco, il mare e Corfù, il divertimento e l’isola di Othoni, ma soprattutto la
coppa e la vittoria. Ogni attività, evento e giornata sono state documentate
attraverso foto, un piccolo diario di bordo e la pagina facebook continuamente
aggiornata, nonchè il sito e la pubblicazioni di articoli di testate locali e
regionali che hanno riportato la notizia della vittoria e della premiazione
come opportunità indimenticabile della riuscita del progetto già da questa
iniziale attività del Progetto Buon Vento appena cominciato. Nei giorni
successivi la regata sono stati effettuati incontri di scambio partecipativo
riguardo l’esperienza vissuta con la visione dei filmati e delle foto, la
lettura dei pensieri tratti dai diari personali e dal diario di bordo,
somministrazione questionari per valutare il livello di soddisfazione
dell’esperienza e per la programmazione di un’ulteriore continuità futura
dell’esperienza vissuta. Durante il mese di Giugno sono continuate le attività
di pianificazione e organizzazione dei successivi eventi, anche con i referenti
della ATS Buon Vento, così come momenti di formazione e di socializzazione sul
tema dello sport della vela come occasione di inclusione sociale, che già sta
realizzando i suoi obiettivi previsti. OBIETTIVI RAGGIUNTI I risultati
raggiunti possono essere contemplati nell’evidente integrazione tra i ragazzi,
con il gruppo, così come nel veloce apprendimento e di gestione degli spazi
nella quotidiana vita in mare, accrescendo autonomia e capacità di relazione;
maggiore autostima individuale e di socializzazione, nella cooperazione e nel
lavoro di squadra con superamento delle barriere personali, fisiche, sociali e
relazionali; miglioramento della sfera del quotidiano nella valorizzazione
delle risorse e delle opportunità di scambio delle esperienze vissute insieme.
REGATA PIZZOMUNNO CUP 2019

In data 13
settembre le barche Buon Vento insieme ad altre 50 imbarcazioni hanno lasciato
il sicuro porto di Manfredonia per affrontare la regata; i ragazzi partecipanti
hanno scelto liberamente di vivere questa forte esperienza e senza alcuna
forzatura, in modo libero e autonomo, hanno dato l’adesione. Sono state
compilate e fatte loro tessere FIV (Federazione Italiana Vela) per
assicurazione e consegnate ad ognuno. A bordo di Rosalmar cinque ragazzi minori
a rischio inseriti nella comunità di accoglienza Casa Famiglia Speranza di
Manfredonia, l’istruttore vela ed un operatore del Progetto Buon Vento; a bordo
el catamaranoi Maui quattro minori a rischio di Coworking Smart Lab (Progetto
Un'impresa per amica) di Manfredonia, un ragazzo con gravi problemi di
deambulazione non vedente, la sua giovane e intraprendente mamma, un istruttore
vela, la referente ed un’operatrice del Progetto Buon Vento. I ragazzi, in
accordo con i referenti dei centri hanno dato disponibilità spontanea a voler
partecipare alla regata, in una selezione naturale, visto che molti ragazzi
avevano partecipato già alle attività sportive svolte durante settimana sulle
due barche. La Regata ha messo a dura prova l’equipaggio a causa dei venti irregolari
che si sono succeduti durante l’arco della giornata fino a Vieste, con boline
larghe e strette per raggiungere le boe predisposte durante la gara. L’umore e
l’entusiasmo dei ragazzi è stato sempre altissimo e adrenalinico. In
particolare, Bartolomeo, un ragazzo con gravissimi problemi di deambulazione,
vista e alimentazione ha partecipato in ogni istante alla regata, percependo
ogni cambiamento del vento e della natura attraverso l’espressione evidente del
suo volto sorridente e la manifestazione di suoni che accompagnavano ogni suo
soffio verbale in piena sintonia con il vento intorno. Vivere insieme a lui
questa esperienza ha portato gioia e condivisione in tutti, oltre che empatia e
capacità di percepire il mare, la vela e ogni elemento della natura attraverso
ulteriori sensi, spesso dormienti o intorpiditi dalla apparente normalità. La
regata ha regalato moltissimi momenti emozionanti, oltre che ha ottimizzato la
capacità di relazione, di collaborazione, di ascolto e di orientamento
corporeo.
Le barche Rosalmar e Maui 1 hanno lasciato il porto di Otranto, così come programmato, in data 4 settembre per coprire le 250 miglia di distanza, al fine di raggiungere il porto di Manfredonia, così da poter realizzare le attività propedeutiche alla Regata ed alla sua
partecipazione con giovani diversamente abili e minori a rischio del territorio, secondo gli accordi presi con l’Ambito Sociale di Zona e gli enti di accoglienza. A bordo di Rosalmar l’istruttore Vela, accompagnato dall’operatore sociale; a bordo di Maui 1 hanno navigato verso Manfredonia l’istruttore velico, la coordinatrice Progetto Buon Vento e l’operatrice sociale. In data 7 settembre il Porto di Manfredonia è stato raggiunto dall’equipe Buon Vento e da subito sono stati effettuati i primi incontri con l’Ambito Sociale di Zona presso il Comune di Manfredonia e con la Lega Navale. Dal 7 al 13 sono stati effettuati incontri a terra di presentazione del progetto presso il Comune e la Lega Navale di Manfredonia con gli stakeholders già precedentemente contattati, con testimonianze, visione diapositive, riunioni propedeutiche con i referenti e alcuni ospiti dei Centri ss. SS. Redentore (Casa Carmone "Dopo di Noi"); Coop. Santa Chiara (Polivalente Disabili M. Tricarico); Polo Sociosanitario Le Rondinelle (L'Airone Centro socio riabilitativo ed educativo); Ass. Psychè (Centro Diurno Alda Merini); Ass. Genoveffa de Troia - Monte Sant'Angelo Coop. Speranza (Casa famiglia Speranza Comunità per minori); Coop. L'Ancora (La Perla Comunità per minori); Coworking Smart Lab (Progetto Un'impresa per amica), alcune famiglie. I ragazzi delle predette comunità hanno partecipato attivamente agli incontri a terra, con momenti di formazione e di socializzazione dedicati a loro, colloqui individuali e di gruppo a cura degli operatori e della psicologa del progetto; giochi e visione filmati; brainstorming sul tema dello sport della vela, sul mare, le barche, piccole testimonianze, costruzione di nodi, giochi di ruolo ecc. Sono state effettuate ogni giorno uscite in barca con i partecipanti del progetto, per provare la reale dimensione del vivere a bordo e del navigare, formazione sul campo, conoscenza delle barche, nomenclatura semplice, conoscere le principali andature, virate, strambate, ancoraggio, uscita ed entrata dal porto, stare insieme in barca, in un’esperienza inedita e coinvolgente. Alcuni dei ragazzi diversamente abili e dei minori accolti nelle comunità del territorio sono giunti in autonomia, alcuni con problemi di deambulazione e di riduzione totale della vista sono stati accompagnati dall’operatore, così come i minori affidati ai servizi sociali. E’stata data la possibilità di provare l’esperienza anche a soggetti con gravi problemi di de-ambulazione, deficit visivi, in carrozzella Anche durante le serate sono state organizzate attività di socializzazione e cene insieme, partecipando agli eventi in seno alla Pizzomunno Cup, e tutto ciò ha avuto l’obiettivo di conoscersi e di costruire relazioni rafforzate dalle esperienze vissute durante il giorno in barca. Dopo aver superato le boe di arrivo alle ore 18 le imbarcazioni, una dopo l’altra a seconda del loro arrivo si sono ormeggiate nel porto di Vieste e i ragazzi sono stati accompagnati nel Residence I Melograni per rilassarsi in piscina, giocare insieme e godersi il relax, dopo la giornata faticosa. In serata abbiamo partecipato alle pre-premiazioni e insieme abbiamo cenato e festeggiato. Il giorno dopo, dopo una piccola colazione, siamo ripartiti per il secondo step della regata per rientrare su Manfredonia, giornata che si è svolta per lo più con pochissimo vento e con leggere andature di poppa che hanno spinto le barche fino al loro arrivo nel porto. I ragazzi hanno approfittato per socializzare a bordo, imparare di più termini e tecniche di regata, preparare e mangiare anche qualche buon panino. La premiazione sì è svolta in serata e con grande sorpresa i partecipanti del progetto Buon Vento a bordo del catamarano Maui sono saliti anche sul Podio della Pizzomunno Cup e sono stati premiati per aver raggiunto il 3° posto della Classe Multiscafi con grande felicità di tutti. Il 16 settembre il Catamarano Maui è stato riportato indietro, solcando le 200 miglia per rientrare su Porto Cesareo con a bordo gli operatori del Progetto, la coordinatrice e l’istruttore vela Patrizio Schifa. La barca Rosalmar è rimasta nel porto di Manfredonia, in attesa di ripartire per la Regata Internazionale Barcolana a Trieste.
OBIETTIVI RAGGIUNTI Potenziamento dell’autostima individuale e dei processi di socializzazione, attraverso lo sport, la cooperazione ed il lavoro di squadra che ha permesso un realistico superamento delle barriere personali, sociali e relazionali; i ragazzi partecipanti hanno avuto modo di raccontarsi e di intrecciare relazioni positive; miglioramento della sfera del quotidiano e nelle relazioni, riducendo il rischio di chiusura, di stigma, di esclusione cronica e di marginalizzazione, grazie alla valorizzazione delle risorse, esigenze, abilità; realizzazione di percorsi di rete con altri attori sociali e ulteriore territorio; opportunità inedite e nuove per i ragazzi con gravi problemi di disabilità psico-fisica e per i minori accolti nei Centri e nelle Comunità di partecipare ad attività sportive e di fare esperienza in barca; collaborazione in RETE con associazioni, enti istituzionali, comuni, comunità di altri territori per trasferire le opportunità di inclusione sociale attraverso lo sport della vela ad ulteriori realtà.
REGATA INTERNAZIONALE BARCOLANA TRIESTE OTTOBRE 2019
Le attività sono state pianificate prendendo contatto e programmando le giornate di socializzazione, sport ed inclusione sociale con l’associazione ICS Consorsio Italiano Solidarietà di Trieste, con i coordinatori e gli operatori dei Centri di Accoglienza per Richiedenti Asilo e Rifugiati. Sono state pianificate le attività anche in comunicazione con la Lega Navale di Trieste e gli organizzatori della Regata Internazionale Barcolana. Le attività previste sono state programmate preventivamente e realizzate a bordo della Barca a Vela Rosalmar di 12 m., in quanto non ci è stata data autorizzazione di condurre il Catamarano per motivi di sicurezza perché natante non incluso. L'itinerario è stato sempre concordato sempre valutando le condizioni meteo che sono al primo posto delle priorità. Sono state compiute le seguenti attivita':-Incontro conoscitivo in data 08.10.2019 presso la sede di Consorzio Italiano Solidarietà di Trieste con gli operatori dei Centri di Accoglienza gestiti dalla suddetta associazione e con i referenti per raccontare il progetto e per conoscerci reciprocamente attraverso presentazione, video o slide, anche delle esperienze già svolte, per creare un clima di fiducia. Le uscite sono state nella stessa sede pianificate, con acquisizione documentazione e permessi di soggiorno. Le uscite in barca sono state realizzate a turno con i migranti accolti nei centri di accoglienza e con due operatori, per un totale di 13 persone a bordo. I ragazzi hanno potuto così anche alternarsi cosi da vivere in più persone l'esperienza e si è concordato insieme decidendo in accordo riguardo alla partecipazione del gruppo alla regata finale del 13 ottobre, nel rispetto delle scelte di ognuno. A bordo si sono alternati anche 2 operatori con conoscenza lingue inglese francese spagnolo, oltre gli istruttori vela, la psicologa e la coordinatrice. I partecipanti e gli organizzatori del progetto in accordo con la ATS Buon Vento hanno aderito alla campagna IO ACCOLGO per promuovere il diritto all’accoglienza e di inclusione universale.
La regata è stato un momento di vera socializzazione e di prova insieme delle competenze acquisite nelle giornate precedenti ed ha messo a dura prova l’equipaggio composto da alcuni migranti richiedenti asilo per mancanza totale di vento. E’ stato emozionante però ritrovarsi insieme a gareggiare, affiancati da oltre 2000 barche e ogni partecipante ha ricoperto un ruolo all’interno della regata, acquisendo tecniche di gestione della barca anche senza vento, proteggendo l’imbarcazione con i parabordi da eventuali piccole collisioni, vista la prossimità con tante barche, percepire refoli e correnti, andature; la partecipazione è stata allietata anche da momenti insieme di convivialità e di piccoli pasti e aperitivi preparati insieme. Le attività si sono concluse alla ore 18.00.
A terra abbiamo cenato insieme a tutti i partecipanti per poi
ripartire a bordo verso Otranto, per oltre 500 miglia. OBIETTIVI RAGGIUNTI:
Costruzione di un percorso in Rete e on sinergia e di collaborazione con
un’altra Associazione esperta nell’accoglienza migranti; conoscenza reciproca e
cooperazione per la pianificazione delle attività di inclusione sociale a
favore dei migranti; superamento delle barriere linguistiche e di socializzazione,
attraverso le opportunità di far fare qualcosa di diverso ai migranti accolti
in centri di accoglienza, in particolare in questo periodo storico di chiusura
e stigmatizzazione verso i migranti richiedenti asilo e/o in protezione
internazionale, gli operatori e i centri di accoglienza; realizzazione delle
attività in un ulteriore territorio quale quello di Trieste, fortemente minato
da difficoltà nell’inclusione dei migranti; rielaborazione dei processi
emotivi/psicologici negativi vissuti e sedimentati durante la propria
esperienza di vita nel percorso di fuga, trasformando un possibile rifiuto
verso il mare, e quindi verso la vita, in esperienza positiva e costruttiva;
integrazione con l’equipaggio a vela, con il gruppo, nell’apprendimento e nella
quotidiana vita in mare; narrazione dei vissuti e apertura verso l’altro;
accrescimento autonomia, opportunità e capacità relazionale e gestionale del
sé, del gruppo.
ATTIVITA’ SPORTIVE E LABORATORI INVERNALI (novembre-dicembre 2019- Gennaio -Marzo 2020)
Sono in corso attività di incontri propedeutici con alcuni referenti delle scuole della Provincia di Lecce per la realizzazione di moduli i teorico-didattico-sportivi con gli studenti e percorsi di sensibilizzazione e orientamento conoscitivo. Si intende pianificare percorsi formativi e di apprendimento sulle seguenti tematiche: tecniche principali di salvataggio, arte marinaresca, la vita a bordo e di gruppo, cenni nodi, cenni terminologia, come armare una barca, virare, strambare, cenni di aerodinamica, idrodinamica, uomo in mare e sicurezza a bordo, cenni di meteorologia, manovre a vela e a motore, ormeggi, ancoraggi in porto ed in rada, la vita di bordo e l´uso dello spinnaker, l’ambiente naturale e le sue caratteristiche, attività fisica ecc Per le attività veliche è utilizzata un’imbarcazione J/24 su Otranto, oltre che Le suddette già utilizzate imbarcazione (Rosalmar e Maui 1).
Vi teniamo aggiornati.....
Intanto godetevi i video realizzati dagli operatori e dai ragazzi del Progetto Buon Vento ricostruendo un vero e proprio diario di bordo...
ATTIVITA’ SPORTIVE E LABORATORI INVERNALI (novembre-dicembre 2019- Gennaio -Marzo 2020)
Sono in corso attività di incontri propedeutici con alcuni referenti delle scuole della Provincia di Lecce per la realizzazione di moduli i teorico-didattico-sportivi con gli studenti e percorsi di sensibilizzazione e orientamento conoscitivo. Si intende pianificare percorsi formativi e di apprendimento sulle seguenti tematiche: tecniche principali di salvataggio, arte marinaresca, la vita a bordo e di gruppo, cenni nodi, cenni terminologia, come armare una barca, virare, strambare, cenni di aerodinamica, idrodinamica, uomo in mare e sicurezza a bordo, cenni di meteorologia, manovre a vela e a motore, ormeggi, ancoraggi in porto ed in rada, la vita di bordo e l´uso dello spinnaker, l’ambiente naturale e le sue caratteristiche, attività fisica ecc Per le attività veliche è utilizzata un’imbarcazione J/24 su Otranto, oltre che Le suddette già utilizzate imbarcazione (Rosalmar e Maui 1).
Vi teniamo aggiornati.....
Intanto godetevi i video realizzati dagli operatori e dai ragazzi del Progetto Buon Vento ricostruendo un vero e proprio diario di bordo...
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